1 giugno 2025

El Desdichado

Io sono il Tenebroso, il Vedovo, lo Sconsolato,
il principe d'Aquitania senza più una torre mia:
La mia sola stella è morta e il mio liuto costellato
regge il sole nero della Malinconia.


Da adolescente ero ossessionata da questa poesia dello scrittore francese Gérard de Nerval (1808-1855). Mi stregavano la musicalità e il mistero che sprigionava (il titolo, in spagnolo, significa "il diseredato"). Una volta il professore di matematica mi sorprese in classe mentre la scrivevo a memoria, invece di ascoltarlo. Prese il foglio, lesse i versi, poi, guardandomi dritto negli occhi, lo strappò. Mi sembrò un sacrilegio senza pari. Davvero non capiva a che punto una poesia, quando ci cattura, diventa parte di noi?
Sono passati tanti anni, ma mi è bastato ripensare a quell'episodio per sentire i versi di Nerval risvegliarsi nella mia memoria, limpidi come allora.
(Francesca Spinelli, Internazionale Kids nº 69, giugno 2025)

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